Kim, una bambina della discarica di Tondo. Foto: Piero Pomponi/World Focus

martedì 19 ottobre 2010

Cos'e' il progetto "Talitha Cum" di Alfonso?


Nell'ormai lontano 1998, i cari Bruno e Silvana Mastrotto, assieme a mio fratello Giorgio Gentilin e sua moglie Teresa, vennero a farmi visita a Tondo, qui'a Manila, dove risiedo e videro tanta di quella poverta' e miseria, che tornando in Italia, la vista di tanta poverta'suscito' in loro commozione ed anche sicuramente molta rabbia ed impotenza. Nel 2001, nei primi giorni di Febbraio, tornando in Italia per sottopormi ad un intervento chirurgico, subito dopo lo stesso e durante la convalescenza, venni visitato da Chiara Mastrotto, figlia di Bruno e Silvana, gli stessi che erano stati in vacanza a Manila, a trovarmi nel 1998. Ragazza determinata, Chiara non esito'nel dirmi che la sua famiglia era intenzionata a fare qualcosa di concreto per la missione di Tondo, specificando che la stessa famiglia Mastrotto, era disposta a finanziare una costruzione fuori Manila, in un ambiente incontaminato. Informai il Padre Generale dei Canossiani, ovvero il mio diretto ed unico superiore, Padre Antonio Papa, al quale risulto'essere, l'offerta dei Mastrotto, come il frutto della Divina Provvidenza. E per alcuni anni, sino al magico anno 2006, tornando  in Italia per due settimane, per ragioni familiari, venni informato che il Signor Bruno Mastrotto e sua moglie, avrebbero gradito invitarmi per un pranzo di lavoro, a casa loro. E cosi' avvenne, ad eccezione del fatto che tra i convenuti era presente anche mio fratello Giorgio. "Qualcosa" di certo bolliva in pentola e di fatto, dopo pochi minuti, Bruno Mastrotto mi chiese dettagli al riguardo dell'iniziativa della costruzione di un edificio, ventilata anni prima. Risposi che l'iniziativa esisteva, "ma che putroppo mancava il denaro per far fronte all'inizio lavori. Il Mastrotto, appunto Bruno per gli amici, senza esitare un solo istante mi disse "Caro Padre Giovanni, sono gia' disponibili................dollari, per questa iniziativa ed io rimasi sorpreso e sconcertato, con uno spaghetto tra la forchetta e la mia bocca. Rientrando immediatamente a Manila, mi diedi da fare per trovare un terreno, cosa che venne fatta e proprio li'ad Alfonso, dove vennero acquistati 9300 metri quadrati. Successivamente, otto mesi dopo, sempre del 2006, rientrando in Italia, per il normale ciclo di vacanze di noi missionarii canossiani, venni invitato da Bruno Mastrotto e da suo fratello Santo, a riferire sull'avanzato stato dei lavori; riferii punto per punto, confermando la mancanza di ulteriori fondi per continuare i lavori. E la risposta dei due fratelli, Bruno e Santo Mastrotto, fu' di altri...................dollari. E quindi, si e'continuato con i lavori, sino ad arrivare al risultato finale, ovvero la costruzione terminata, dopo 10 duri mesi di lavoro, del centro Talitha Cum di Alfonso, centro intitolato alla memoria di Arciso Mastrotto, papa' dei Bruno e Santo Mastrotto.
Ma tanti altri sono stati gli artefici del centro di Alfonso, una lista lunga, lunghissima, che evito cortesemente di elencare, cosi, come allo stesso modo, ho omesso le cifre in denaro, date gratuitamente dalla Famiglia Mastrotto. Tutti sanno, ma io ho preferito lasciare il campo in bianco, per un puro e sacrosanto rispetto della privacy.
Grazie a tutti e grazie naturalmente alla Divina Provvidenza, che si e' incarnata in centinaia di persone e di volontari, che hanno fatto si'che Talitha Cum divenisse realta'.

Foto: Piero Pomponi/World Focus

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