Kim, una bambina della discarica di Tondo. Foto: Piero Pomponi/World Focus

domenica 12 dicembre 2010

MARIA LUISA GIRLANDA, SEGRETARIA DELL'UFFICIO MISSIONI DEI CANOSSIANI DI VERONA, SCRIVE SULLA SUA VISITA A TONDO



Carissimi
             questo viaggio a Tondo, se di viaggio si può parlare, è nato grazie a Daniele e a sua moglie Fiorella. Fondamentalmente, io e mia figlia Serena, avevamo capito che era arrivato il momento di partire ed andare direttamente in loco, per renderci conto di persona della reale situazione.

Saper di partire per conoscere, e condividere pochi giorni con una realtà che a tratti sentivo di conoscere, mi attraeva; mi riempiva di emozione il poter abbracciare i bambini adottati a distanza da tante persone, a me e a noi vicine.

Il viaggio d’andata, Venezia-Manila,  in realta’ durato 24 ore, ci è sembrato corto e all’aeroporto di Manila, una volta arrivate, insieme a Tess , ci attendeva un caldo umido ed asfissiante, che ci comunicava,  il nostro arrivo ai tropici, con un tramonto mozzafiato, proprio nella sera del primo di dicembre.

P.Giovanni, all’ istante ci chiama: la sua voce risuona all’interno di un grande supermercato di Makati, una delle tante citta’ all’interno della metropoli che e’ appunto Manila. Era insieme ad un gruppo di 60 bambini della scuola elementare. Erano stati chiamati a cantare sotto un grande albero di natale che sarebbe poi stato benedetto e inaugurato a favore di una associazione benefica.
I volti sorridenti di questi bambini e l’atmosfera natalizia, non ci avevano ancora permesso di capire le forti emozioni che ci aspettavano.

Nei giorni seguenti, io e Serena,ci siamo immerse nella realtà vissuta ogni giorno dallo staff che organizza i progetti sostenuti da tante persone in Italia, a partire dal progetto adozioni a distanza, il progetto cesta basica, quello per i tubercolotici, la clinica con le fisioterapiste ed il medico, la realtà della scuola materna, chiamata Scuola della Gioia, il progetto Talità Kumì, insomma, un nuovo mondo che e’ poi il mondo che noi viviamo a distanza di ben piu’ di diecimila chilometri. La parrochia di Nepo e quella di San Pablo Apostolo, la costruzione della nuova scuola materna, con la sala multimediale, la chiesa e la comunità dei Padri Canossiani, queste ultime non ancora in costruzione ed il seminario di Quezon City.

Ma spendero’ pero’ alcuni minuti,per raccontarvi l’incontro con i patners (un gruppo di circa 25 persone, ragazzi, ragazze ed alcuni genitori animatori degli altri scolars). Domenica pomeriggio 5 dicembre, Padre.Giovanni dopo il consueto incontro formativo con gli stessi, ci invitava ad incontrarli, non solo per fare una reciproca conoscenza ma anche per confrontarsi, su tutto cio’ che era la loro fattiva attivita’. Al mattino avevamo partecipato alla Santa Messa nella cappella di “Happyland”, se di cappella si può parlare, considerando l’estrema poverta’ del luogo: nel mezzo di una vasta baraccopoli con disagio e sporcizia a non finire, nonostante il luogo davvero miserabile, emergeva la grande dignita’delle persone riunite , con in testa i bambini, tutti vestiti in maglietta o camicia bianca e capelli appena lavati. Avevano un sorriso vero e sincero e ci accoglievano come si accoglie un ospite nella propria casa, con tutti gli onori del caso.

Tanti bambini avevano il libretto del progetto adozioni a distanza e così iniziavo a capire quanto, la formazione proposta insieme all’istruzione sia cosi’ importante.

Questa considerazione mi ha convinto ancor più nel pomeriggio, nell’incontro avuto con i partners: a loro ho cercato di far comprendere che tutti, ragazzi e bambini adottati, sono amati da noi in Italia come dei figli e ho loro detto che l’istruzione è fondamentale; l’istruzione unita al sacrificio, perché senza sacrificio non si arriva a nulla. Ho cercato di far comprendere loro quanto sia importante la perseveranza, nel cammino scolastico intrapreso e  quanto sia penoso e addolorante per gli sponsor , ricevere e comprendere, il perché , una volta ricevuta la notizia, alcuni dei ragazzi abbiano abbandonato la scuola stessa e quindi cio’ che e’ per loro fondamentale, ovvero la cultura. Ritengo infatti che ove vi sia cultura, sara’ difficile alla poverta’ instaurarsi.
Loro con le lacrime agli occhi hanno parlato della loro storia, non si sono vergognati di confidarci che abitavano ad “Happyland”, condizione ancora più difficile di Tondo… dove alcuni anni fa c’è stato l’incendio e ci hanno ringraziato con immane felicita’ e ci hanno pregato di portare a voi tutti il loro riconoscimento, per la paziente opera svolta.
Prima di lasciarci mi sono data un compito e ne ho dato loro un altro: A me spetta di portare a tutti voi il loro affetto, la loro riconoscenza per far si  che altri ancora credano quanto sia importante l’aiuto che viene donato  e a loro ho dato il compito di fare tutto il possibile per far capire ai ragazzi che non devono lasciare il progetto scolastico per scelte momentanee.
Scelte momentanee che ho compreso visitando le vicine città  di Manila: Makati ,Quezon, Malate,Burgos,Fort Bonifacio ed altre ancora, che offrono una svariata quantita’ di lavoro a basso prezzo.
Ma solo l’istruzione unita alla formazione umana e cristiana, potrà donare a loro, alla loro famiglia e alla loro gente, un futuro diverso, una dignità che hanno dentro e manifestano in modi più diversi,  una dignità che non deve essere loro tolta, ma continuamente donata.

Donata dai Padri Canossiani Missionari che hanno la capacità di “STARE” con loro e dividere con loro, una situazione che umanamente sembra invivibile…

Donata da voi e da tanti che come voi, si privano di qualche cosa, non sempre superfluo, per poter essere loro vicini…

Donata dai sacerdoti filippini Canossiani che con lo spirito di amore per i poveri e per i piccoli, generano stimolo e fiducia ed uno spirito,  vissuto da Santa Maddalena di Canossa, che diceva che il Signore non è amato perché non è conosciuto.

In questo Natale ho visto il vero volto del bambino Gesù riflesso negli occhi di quei bambini scalzi, nudi, sporchi, in braccio alle loro mamme spesso senza denti ma con il sorriso più bello che abbia mi visto.
Buon Natale  a tutti voi,  perché nel volto del vostro adottato avete trovato senz’altro il volto di Cristo.

Maria Luisa Girlanda








venerdì 10 dicembre 2010

IL SUCCESSO DI RICHARD LAWRENCE 11 Dicembre 2010

Se il vostro unico scopo e' la felicita', rimarrete spesso delusi. Anche se tutto nella vostra vita fosse costantemente roseo (affermazione assurda di per se'), dovreste essere proprio insensibili per essere sempre felici mentre questo mondo contiene tanta poverta', tanta malattia, tanta fame e tanta ingiustizia. L'unica cosa che potrebbe rendere felice una persona normale sarebbe quella di agire attivamente sullo stato del mondo. E non c'e' bisogno di essere geni per trovare qualcosa da fare che contribuisca a migliorare le sorti dell'umanita'.

(Richard Lawrence da "Il Piccolo libro del Karma"                           

MUSIC SLIDE SHOW OF TONDO SMOKEY MOUNTAINS PROJECT

giovedì 4 novembre 2010

La Geopolitica per i ragazzi di Tondo

La scorsa settimana, il fotogiornalista italiano Piero Pomponi, corrispondente da Manila per tutto il sud-est asiatico di prestigiose testate giornalistiche italiane e straniere e regista-documentarista per differenti network italiani e stranieri, ha cominciato a dare lezioni di geopolitica, per i ragazzi di Tondo, i quali, erano presenti in gran numero, alla prima lezione. Piero Pomponi, amico dei Canossiani e del sottoscritto, da oramai tredici anni, vive oramai anche Lui a Tondo, facendo spola con tutta la regione asiatica. Prossimamente, con l'aiuto di Voi benefattori, verranno istituiti dei corsi di fotografia e cinematografia, per i ragazzi di Tondo, per far si' che essi stessi, possano essere avviati a due nuove professioni e Piero, che si occupera' della direzione di questa Accademia delle Belle Arti, in una delle zone piu' disastrate del mondo, verra' aiutato, da altri esperti del settore, che arriveranno qui', nella nostra Repubblica Indipendente di Tondo.

Un caro saluto a Voi tutti ed un grazie alla fotografa catalana, Aida De Miguel, in questi giorni in visita qui' da noi!     Padre Giovanni                                Foto: Aida De Miguel

martedì 19 ottobre 2010

Una Mano da Sergio Iapino

Cari amici, come gia' ho avuto modo di scrivervi, in un blog precedente, Sergio Iapino, noto regista televisivo e coreografo, ci ha fatto visita, qui' nel centro di Una Mano Aiuta l'Altra ed ha passato diversi giorni, con noi, visitando tra l'altro la discarica di Tondo, la tristemente oramai celebre Smokey Mountain.  Si e' deciso cosi'di pubblicare sul presente blog, alcuni video dell'incontro avuto con il noto regista televisivo italiano. E ne e' risultata fuori, una simpatica e piacevole conversazione tra amici! Grande Sergio......Salamat Po

Video Alfonso

Cos'e' il progetto "Talitha Cum" di Alfonso?


Nell'ormai lontano 1998, i cari Bruno e Silvana Mastrotto, assieme a mio fratello Giorgio Gentilin e sua moglie Teresa, vennero a farmi visita a Tondo, qui'a Manila, dove risiedo e videro tanta di quella poverta' e miseria, che tornando in Italia, la vista di tanta poverta'suscito' in loro commozione ed anche sicuramente molta rabbia ed impotenza. Nel 2001, nei primi giorni di Febbraio, tornando in Italia per sottopormi ad un intervento chirurgico, subito dopo lo stesso e durante la convalescenza, venni visitato da Chiara Mastrotto, figlia di Bruno e Silvana, gli stessi che erano stati in vacanza a Manila, a trovarmi nel 1998. Ragazza determinata, Chiara non esito'nel dirmi che la sua famiglia era intenzionata a fare qualcosa di concreto per la missione di Tondo, specificando che la stessa famiglia Mastrotto, era disposta a finanziare una costruzione fuori Manila, in un ambiente incontaminato. Informai il Padre Generale dei Canossiani, ovvero il mio diretto ed unico superiore, Padre Antonio Papa, al quale risulto'essere, l'offerta dei Mastrotto, come il frutto della Divina Provvidenza. E per alcuni anni, sino al magico anno 2006, tornando  in Italia per due settimane, per ragioni familiari, venni informato che il Signor Bruno Mastrotto e sua moglie, avrebbero gradito invitarmi per un pranzo di lavoro, a casa loro. E cosi' avvenne, ad eccezione del fatto che tra i convenuti era presente anche mio fratello Giorgio. "Qualcosa" di certo bolliva in pentola e di fatto, dopo pochi minuti, Bruno Mastrotto mi chiese dettagli al riguardo dell'iniziativa della costruzione di un edificio, ventilata anni prima. Risposi che l'iniziativa esisteva, "ma che putroppo mancava il denaro per far fronte all'inizio lavori. Il Mastrotto, appunto Bruno per gli amici, senza esitare un solo istante mi disse "Caro Padre Giovanni, sono gia' disponibili................dollari, per questa iniziativa ed io rimasi sorpreso e sconcertato, con uno spaghetto tra la forchetta e la mia bocca. Rientrando immediatamente a Manila, mi diedi da fare per trovare un terreno, cosa che venne fatta e proprio li'ad Alfonso, dove vennero acquistati 9300 metri quadrati. Successivamente, otto mesi dopo, sempre del 2006, rientrando in Italia, per il normale ciclo di vacanze di noi missionarii canossiani, venni invitato da Bruno Mastrotto e da suo fratello Santo, a riferire sull'avanzato stato dei lavori; riferii punto per punto, confermando la mancanza di ulteriori fondi per continuare i lavori. E la risposta dei due fratelli, Bruno e Santo Mastrotto, fu' di altri...................dollari. E quindi, si e'continuato con i lavori, sino ad arrivare al risultato finale, ovvero la costruzione terminata, dopo 10 duri mesi di lavoro, del centro Talitha Cum di Alfonso, centro intitolato alla memoria di Arciso Mastrotto, papa' dei Bruno e Santo Mastrotto.
Ma tanti altri sono stati gli artefici del centro di Alfonso, una lista lunga, lunghissima, che evito cortesemente di elencare, cosi, come allo stesso modo, ho omesso le cifre in denaro, date gratuitamente dalla Famiglia Mastrotto. Tutti sanno, ma io ho preferito lasciare il campo in bianco, per un puro e sacrosanto rispetto della privacy.
Grazie a tutti e grazie naturalmente alla Divina Provvidenza, che si e' incarnata in centinaia di persone e di volontari, che hanno fatto si'che Talitha Cum divenisse realta'.

Foto: Piero Pomponi/World Focus